La ricezione di email contenenti comunicazioni improbabili riguardo ad un nostro zio di terzo grado che ci ha lasciato una cospicua eredità sono abbastanza frequenti e non è difficile intuire che in realtà hanno lo scopo di estorcerci dati personali, per questo spesso il loro destino è la cartella spam.
Dunque anche chi sta dietro questo tipo di contenuti si è evoluto ed ora gli spam possono raggiungerci anche attraverso gli appuntamento Google Calendar. Quello che vedete nella galleria in basso ne è un esempio: gli “scammers” sfruttano l’impostazione predefinita del calendario di Google per la quale viene fissato un appuntamento al momento della ricezione dell’invito. Questa impostazione prescinde dall’accettazione dell’invito, dunque l’appuntamento viene fissato anche se l’email di invito finisce nella cartella spam. Continue reading